Tradimento e Separazione

La separazione che segue la scoperta di un tradimento è piuttosto delicata poiché è più facile che si liberi l’emozione rabbia che, se mal gestita, rischia di fare veri e propri danni.  So che è difficile accettare quanto segue ma vorrei la vostra attenzione: esistono vari tipi di tradimento e, a volte, quello fisico è il meno grave.  Si può tradire chiudendosi in se stessi ed escludendo il proprio partner da una visione condivisa… per esempio, e solo successivamente il nostro partner può “reagire” a questo tipo di tradimento e chiusura volgendo lo sguardo su altre donne/uomini.  Quindi, ecco il difficile da accettare, si può essere complici di un tradimento, chiamiamolo “classico”, in cui uno dei due partner si rivolge emotivamente o sessualmente a qualcuno/a al di fuori della coppia.

Tradimento e Separazione. Con il marito o la moglie infedele, il tradimento comporta l’addebito per la separazione o divorzio, ma a condizione che non ci siano altre cause pregresse.

Se uno dei due coniugi tradisce, anche con un episodio, non è necessaria una relazione stabilel’altro può chiedere la cosiddetta separazione con addebito. Il giudice, nello sciogliere il matrimonio, addebita la responsabilità della ottura a chi è stato infedele.

A volte, però, questo non comporta nessuna conseguenza, e l’esistenza dell’“addebito” non porta modifiche negli assetti della separazione, nei rapporti con i figli o nel pagamento dell’assegno di mantenimento.

Chi tradisce non può chiedere il mantenimento per sé, perché responsabile della separazione. Ma non è detto che lo debba necessariamente pagare. Chi tradisce ha gli stessi diritti sui figli rispetto all’altro coniuge e resta la regola che vuole l’affidamento condiviso.

Il giudice dispone l’affidamento esclusivo, in capo a uno dei due coniugi, se uno dei genitori abbia posto dei gravi comportamenti, da potere incidere sulla loro educazione e crescita, ad esempio il genitore violento o che dimostri disinteresse completo per i figli, dimenticandosene spesso.