Adulterio & Figli il punto di vista dello psicologo

Tradimenti: le reazioni dei figli alla scoperta dell’infedeltà di un genitore.

Il tasso di coppie che “scoppiano” è estremamente elevato, separazioni, divorzi ormai sono all’ordine del giorno. Spesso i figli vivono respirando un clima di ansia, preoccupazione, gelosia, di sotterfugi e di elevata conflittualità che distrugge la coppia, mina il benessere familiare e individuale e soprattutto anche lo stato psico-fisico dei figli.

IL TRADIMENTO DEL GENITORE è letto a tutte le età come una sorta di piccola, grande tragedia, quasi COME UN TRADIMENTO PERSONALE, un tradimento del nucleo familiare, di quel contenitore dentro il quale ci si muove e ci si sente in un certo senso protetti.

I BAMBINI PIÙ PICCOLI non capiscono ancora il reale significato del tradimento, sono succubi di una situazione che, quando viene a galla, generalmente va a cambiare gli equilibri familiari e la tranquillità domestica. Non dimentichiamo che il tradimento, la maggior parte delle volte, È IL FATTORE CHE CONDUCE LA COPPIA A SEPARARSI E A PRENDERE STRADE DIFFERENTI.

Quando sono più grandicelli, anche se sembra siano completamente assorbiti dalle loro attività e vivano nel loro mondo, SI ACCORGONO DI TUTTO QUELLO CHE SUCCEDE. La maggior parte delle volte il genitore sottovaluta le reazioni del figlio e le possibili ripercussioni a livello psicologico perché ormai lo vede già sufficiente grande per comprendere cosa stia succedendo, pensa che la famiglia non sia più la sua preoccupazione primaria e sia impegnato a fare altro, comprese le sue storie sentimentali.

Se si parla di  Adulterio & Figli il punto di vista dello psicologo è che NON È VERO CHE NON HA RIPERCUSSIONI soprattutto se si sta attraversando la fase di separazione e di individuazione tipica del periodo adolescenziale.

Quello che a livello clinico è  preoccupante, è l’adolescente che NON vuole vedere, che anche quando ha la situazione manifesta davanti agli occhi continua a non vedere la realtà perché è spinto da una profonda non accettazione della situazione. Spesso si tuffano nel mondo digitale, si nascondono dentro i rifugi virtuali per non guardare la realtà familiare, spostano tutto su altro perché affrontare quello che succede in casa gli creerebbe un terremoto emotivo non gestibile da un punto di vista psicologico. L’errore di tanti genitori in questi casi è di sottovalutare la gravità della situazione perché pensano che “l’abbia presa bene” senza rendersi conto che, usando le loro parole “l’ha presa malissimo”.

È preferibile un adolescente che affronta direttamente il genitore, che gli punta il dito, che vuole spiegazioni, che vuole sapere il perché di tutto questo casino, piuttosto che l’adolescente che scappa e non vuole vedere.